Traversata Falvaterra-Pastena con Giuseppe ed i suoi amici a fare gli onori di casa. Un folto gruppo composto da Tiziano, Cristina, Stefano Azzi, Veruska, Fabrizio, Maria, Max, Paola, Stefano Astico, Fabio, Stefano h2o, Flavia, Pauletten, Luisa, Marco ed io
La giornata inizia presto, dobbiamo essere a Falvaterra alle 8.30. Alla fine di lunghe contrattazioni sabatine abbiamo stabilito di partire a piccoli gruppi, ognuno per conto proprio. Io sono d’accordo con Pauletten, Luisa e Marco di vederci al bar “fico” di Anagnina alle 7.00 per partire al piu’ tardi alle 7.30 dopo esserci colazionati in maniera adeguata. Arrivo al bar fico con largo anticipo e sistemo la macchina in maniera che non dia fastidio nel caso la lasci li’. Vado subito a fare la prima colazione, sono mesi che non vedo il bar fico con i suoi ottimi cornetti, devo fare scorta e recuperare il tempo perduto! Ho finito da poco quando arriva Luisa. Dopo esserci salutati le faccio compagnia per la colazione e poi inizio a farle insistenza perche’ chiami Marco per ingiungergli di non fare tardi. Nel frattempo vediamo Pauletten che arriva e si associa a noi per la colazione. Marco non si fa attendere ed arriva poco dopo. Smarchiamo anche la scelta della macchina che cade su quella di Pauletten che si offre volontaria con l’approvazione e la riconoscenza di tutti. Santa subito! Mentre carichiamo la macchina di Pauletten, Marco fa colazione. Al suo ritorno siamo praticamente pronti a partire. Terminiamo di imbarcare i suoi bagagli e poi via, Pauletten alla guida, Marco al suo fianco per il supporto stradale, Luisa ed io di dietro a goderci il caldo. La strada inizialmente e’ semplice, Roma-Napoli fino a Ceprano poi ci viene in aiuto il navigatore che ci sbarca sani e salvi e quasi in orario alla biglietteria della grotta di Falvaterra. Siamo gia’ in parecchi e altri arrivano in breve. Facciamo un festoso giro di saluti mentre metto al lavoro la mia fida fotocamera. Paola, l’astica! sono mesi che non la vedo.
Flavia con il suo mini-appartamento semovente.
Si, si, sono proprio Pauletten e Fabrizio
Luisa versione super-girl
Marco in fase vestizione.
Zia Veruska con Tiziano, oggi e’ venuto in visita anche lui.
Fabrizio, tagliato a meta’, Adriano, Stefano H2O e Stefanazzi
Adriano che fa la faccia da Tom!
Mamma Cristina con Tiziano.
Aggiustaggio del canottino, ha piu’ buchi che plastica ma in qualche maniera si riesce a tenerlo gonfio.
Marco e Stefano, ma la foto e’ per le videocamere sul casco. Avremo dei filmati superlativi!
Luisa, atermica e’ gia’ con la muta nonostante il caldo. Veruska fa quella attenta ma sembra stia optando per un sonnellino.
Giuseppe, il nostro ospite e guida con un suo amico.
Eccoci, siamo pronti per una foto alla famiglia reale. L’unico problema e’ tenere ferma Maria il centesimo di secondo necessario per lo scatto. La prima prova non vale, lo sanno tutti.
La seconda ancora si perdona, anche se Max gia’ ha il sorriso impaziente.
Un sano urlo ferma l’allegro gesticolare di Maria che mette su un sorriso birichino e nasconde le manine dietro la schiena. Anche Max si rilassa. Ecco la foto ufficiale!
Siamo praticamente tutti pronti. Con la muta il caldo si fa sentire forte. La folla che siamo inizia a rumoreggiare. Vogliamo partire alla volta della grotta.
Giuseppe ci richiama all’ordine. Ci vuole la foto di gruppo. Iniziamo a sistemarci.
Eccoci!
Uno scatto ad un trio locale ci vuole.
Si parte!
Il primo tratto e’ all’ombra, quasi bene.
Il canotto utilizzato come veranda semovente, puo’ essere un’idea?!?
Andiamo verso il paradiso, tanto quanto puo’ esserlo l’acqua fresca con questo caldo.
Orda selvaggia in muta…bel colpo d’occhio, non c’e’ che dire.
Selfie con Stefanazzi
Primissimo piano di Stefano astico, se lo merita tutto.
Arrivati! Gli ultimi preparativi mentre l’acqua di fronte a noi promette frescura.
Eccoci a mollo, che sollievo.
Super Luisa e’ pronta.
Si parte, anche il canotto viene varato.
Attendiamo l’apertura dei cancelli, sembra il primo giorno di scuola.
Flavia in tutto il suo splendore “mutico”
Giuseppe ci invita ad entrare. Inizia la gita.
Ci inoltriamo nel buio.
Mi giro per una ultima occhiata all’ingresso.
Si prosegue.
C’e’ il passaggio che porta al sifone iniziale della grotta. Da questo e’ partita l’esplorazione che ha poi portato alla congiunzione Falvaterra-Pastena.
Il primo dislivello da arrampicare. Giuseppe si adopera per aiutare tutti.
Stefanazzi dopo il passaggio.
E che dire di Pauletten?!?
Il passaggio di Flavia
E il suo sorriso.
Passiamo sotto le strutture create per la visita turistica della grotta.
La grotta prosegue ampia, troppo ampia per il misero flash della mia fotocamera, che fa quel che puo’.
Ogni tanto qualche bella colata calcitica rallegra le pareti.
Altra cascatella da superare.
Max nell’acqua cristallina.
Ci fermiamo per tentare una foto dell’acqua illuminandola da sotto. Qualcosa ne viene fuori.
Proseguiamo nel bel meandro allagato.
Breve pausa per ricompattarci.
Due chiacchiere ci stanno sempre bene.
Si riparte?
Fabio sembra dissentire.
Questo si che si chiama rilassarsi!
Ma anche Flavia non deve farsi insegnare nulla in merito.
Ancora una spettacolare colata.
E poi il sorriso di Flavia
Foto nella nebbia
Questa non e’ male, pero’
Ancora acqua strepitosamente limpida.
Si prosegue nuotando, ne abbiamo per circa 2,5 chilometri.
Ancora Pauletten in tutto il suo splendore mutico.
Camminiamo di lato per non bagnarci!
Strada facendo troviamo tanti piccoli ospiti della grotta, ne disturbiamo uno per una foto.
Un sasso tondissimo su una parete di roccia tirata a lucido dall’acqua.
Arriviamo alla medusa, qui la sosta e’ d’obbligo. Max posiziona le luci per fare le foto.
Io non mi faccio pregare. Ecco quel che riesco a tirarne fuori.
Anche questa non e’ male, che ne dite?
Questa non so cosa voglia dire pero’ si presenta bene e quindi la lascio per il vostro diletto
Ancora uno scorcio di medusa.
Stefano H2O e’ nel suo elemento e si rilassa sul canottino
Fabrizio e Veruska sotto la medusa, peccato sia venuta sfocata.
Relax
Maria col volto angelico, Max se la ammira.
Fabio e Luisa, sorridenti
Ma cosa ci sara’ sopra la medusa? Max va ad esplorare. E’ bello, ci chiama e lo raggiungiamo.
Ci fermiamo sul bordo di una serie di vaschette candide. Piu’ avanti sembra la grotta continui ma sarebbe un peccato insozzare questa vaschette con il fango raccolto dai nostri piedi durante la salita. Ci limitiamo a goderci la bella vista per un paio di minuti e poi scendiamo.
Giuseppe e’ pronto a ripartire.
Una sorpresa, la medusa ha dato ospitalita’ ad una libellula. Un incontro inusuale da commemorare con una foto.
Suggestiva, no?
Siamo giocherelloni, con tutta quest’acqua, una gara a spruzzarsela addosso non poteva mancare.
Stefanazzi in tutto il suo splendore.
Eccoci al sifone “terminale”. Questo passaggio congiunge la grotta di Falvaterra con quella di Pastena.
Alla sua conformazione e’ dovuta l’acqua limpida di cui abbiamo goduto finora. Infatti grazie a questo passaggio la sozzura rimane confinata nel lato della grotta di Pastena.
Infatti, appena passati dall’altra parte eccoci circondati da pattume di vario genere.
Per fortuna proseguendo la situazione migliora e troviamo anche qualche concrezione dall’aspetto simpatico.
Si prosegue, un po’ a piedi, un po’ a nuoto.
Anche nel versante di Pastena qualche bella colata la troviamo.
Uno dei nostri accompagnatori.
Proseguiamo.
Questa e’ carina, ne convenite?
Gutta cavat lapidem!
Ancora un poco di nuotata non poteva mancare, in fondo siamo venuti quasi apposta.
Un residuo di non so cosa incastonato tra le rocce.
Una coppia inossidabile, i celeberrimi Astici.
Pauletten, dopo avere acconsentito a prendere la sua auto si merita un monte di foto.
Sosta foto, ci organizziamo per tirarne fuori qualcosa di buono.
Max pensa alla illuminazione.
Alla fine il risultato non sembra pessimo.
Questa potrebbe essere migliore, ma accontentiamoci.
Passiamo oltre.
Fabio e Stefano astico.
Monnezza perfettamente integrata con le concrezioni.
Mini ranocchio.
Si vede un chiarore. Siamo alla fine della gita, quelle devono essere le luci della parte turistica della grotta di Pastena.
Si, e’ proprio cosi’, siamo al laghetto terminale.
Ecco le passerelle sopra di noi.
Mentre aspettiamo che tutto il gruppo arrivi passiamo il tempo facendo tuffi nel laghetto. Ci sono alcuni turisti che ci osservano incuriositi. Qualcuno addirittura ci regala un applauso.
Un abbraccio Maria-Max post tuffi.
Un sorriso di Max, una occasione imperdibile!
Oramai il gruppo si e’ ricompattato. Qualcuno si attarda ancora al laghetto, io ed altri ci avviamo verso l’uscita.
Fuori il caldo ci aggredisce. Ci spogliamo delle mute il piu’ in fretta possibile.
Questo, ve lo presento, e’ l’ingresso della grotta di Pastena.
Saliamo verso il piazzale di parcheggio sotto il sole impietoso.
Flavia che mostra i segreti della sua muta mentre Pauletten se la sorride sotto l’albero.
Dall’altro lato della piazza un altro gruppo di cambio.
Gli Astici ne approfittano per qualche effusione, bravoni!
Quando siamo pronti ci ammucchiamo nelle macchine e torniamo alla biglietteria di Falvaterra. A proposito, non lo avevo ancora fatto, vi presento la nuova bat-mobile degli Astici.
Alla spicciolata arrivano tutti, Flavia si rifiuta di abbandonare la frescura dell’aria condizionata in macchina quindi devo fotografarla attraverso i vetri.
Pauletten in borghese.
Luisetten!
Una visita a sorpresa, troviamo ad aspettarci Maria e Gianni.
Gianni nemmeno lo saluto, e’ impegnato a vedere le foto con Stefano. Penso potro’ farlo con comodo a pranzo. Solo al ristorante mi accorgero’ di essermi sbagliato.
Cristina e Tiziano ci hanno aspettato pazientemente finora ma adesso reclamano per il pranzo.
Noi carichiamo i sacchi con le nostre robe in macchina e siamo pronti. Partiamo a razzo seguendo Giuseppe. All’incrocio che sale al paese ci fermiamo ad aspettare gli altri, poi ripartiamo.
Troviamo facilmente parcheggio a pochi passi dal ristorante, l’unico del paese, ci dice Giuseppe. Pauletten e Luisetten si concedono un balletto davanti alla fontana. Sembra sia ottima abitudine per favorire, se ce ne fosse bisogno, l’appetito.
Questa fontanella a me piace assai.
Pero’ ammiro ancor di piu’ il ristorante che ci accoglie. Formiamo una bella tavolata.
Anche la vista e’ per nulla male.
L’unico problema e’ dato dal sole che picchia forte. Quelli che non hanno la fortuna di essere capitati sotto l’ombrellone fanno le file doppie per rubare qualche scampolo di ombra.
Ecco i fortunati ombreggiati.
Stefano, Giuseppe e la sua nipote, di cui, mi perdoni, non ricordo il nome.
Il sole si muove, diventa sempre piu’ difficile trovare un posto ombreggiato. Gli Astici si organizzano in questa maniera.
Il bordo del palazzo e’ gremito, il sole quasi non si sopporta.
Con l’andare avanti del pasto ci si sposta quasi tutti dal lato opposto, oramai completamente all’ombra. Solo Fabio rimane a presidiare lo strapuntino.
Decide anche di allietarci organizzando all’impronta un simpatico balletto che mi premuro di documentare.
Prima si produce in una posa egiziana.
Quindi spalle al muro…
…per una bella arrampicata.
Per concludere in bellezza il buon Fabio ci saluta con un gesto esplicativo, che lascio a voi esplicare!
A fine pranzo siamo parcheggiati fino alla terza fila. Il buon pasto ci ha adeguatamente riconciliati col mondo.
Ora siamo in fase relax.
Tiziano e’ in esplorazione seguito da Cristina e Veruska.
Qualche parola post-prandiale con alle spalle il bel panorama di Falvaterra.
La cuoca che e’ riuscita nel difficile compito di sfamarci. Bravona!
Il ragazzo che gestisce il ristorante. Ha avuto il coraggio di sostenere il nostro assalto e la pazienza per dare retta a tutte le nostre richieste. Un bravone anche a lui.
Dopo aver raccolto i soldi per pagare il lauto pasto ci avviamo alle macchine. Anche questa bella giornata volge al termine.
Ci stipiamo nelle macchine bollenti e ripartiamo verso Roma. Noi siamo nella stessa configurazione dell’andata, Pauletten alla guida, Marco copilota, Luisa ed io a dormicchiare sui sedili di dietro. A Roma, al bar “fico” recupero la macchina, faccio il trasbordo del mio enorme zaino, saluto tutti e prendo la strada di casa. L’ultimo, se non l’unico, ostacolo della giornata e’ trovare parcheggio una volta a casa. Anche questo viene superato brillantemente. Infatti, causa la partenza di parecchi per le vacanze estive ho addirittura da scegliere e la cosa mi rinfranca parecchio. Non potevo chiudere in maniera migliore una giornata gia’ quasi perfetta! Alla prossima…